venerdì 16 ottobre 2009

NON CHIUDERE GLI OCCHI, NON CHIUDERLI MAI /2

Amici
di ritorno da una notte particolare, fredda e insonne, e da una mattina di solita routine, calda e rumorosa, seguo il nostro sottotitolo principale del Blog, invitando tutti a non chiudere gli occhi.
Si parla in questi giorni di Nobel per la pace, assegnato quest'anno ad Obama (?), e allora mi è venuta voglia di parlare di premi Nobel per la pace, stavolta veri.
Dunque Aung San Suu Kyi. Birmana, nel 1988 fondò la Lega Nazionale della Democrazia per contrastare il sanguinoso generale Maung che una volta preso il potere, instaurò un regime dittatoriale. Nelle elezioni del 1990 (notti magiche, alleluja) il regime fu sconfitto senza appello dalla Lega di Aung ma, trattandosi appunto di regime, ripresero il potere con la forza, annullando il voto popolare. Da quel momento la vita di Aung divenne un inferno. Arrestata dal regime e costretta agli arresti domiciliari, non si arrese continuando a lottare per il popolo birmano, tanto che nel 1991 gli venne conferito il Premio Nobel per la pace (ogni tanto ci azzeccano); i proventi di questo premio, vennero tutti investiti nella costruzione di un pronto soccorso e di una scuola in Birmania.
Nel 95 le furono revocati gli arresti domiciliari ma non potè lasciare il Paese. La sua vita continua tra mille difficoltà fino al 30 maggio 2003 quando un attentato per poco non le costò la vita. Fu di nuovo arrestata ma da quel momento la sua salute è in continuo peggioramento.Insignita il 6 maggio 2009 della Medaglia d'Onore dal congresso degli Stati Uniti, nel giugno successivo fu nuovamente condannata (stavolta a 3 anni di lavori forzati) per violazione degli arresti domiciliari. Peccato che non fu lei a violare i suoi arresti, ma un americano che la andò a trovare nella sua casa, attraversando a nuoto il lago Inya!

Questa la storia di Aung, in versione bignami. Chi volesse approfondire ciò, libero di farlo.

Vorrei chiudere con un suo scritto, che ritengo fantastico, per chi crede che un altro mondo, migliore, sia possibile.

Ciao a tutti
M

"Potremmo essere freddi e limpidi
Come acqua in mani raccolte a coppa
Oh, ma se potessimo essere
come schegge di vetro
in mani raccolte a coppa"


Le schegge di vetro, le più piccole con la forza tagliente e luccicante di difendersi contro le mani che cercano di frantumarle, possono essere indispensabili per chi vuole liberarsi dalla morsa dell'oppressione.

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