venerdì 30 ottobre 2009

SE IL SILENZIO DIVENTA 'NON RISPOSTA'


"Porto rancore al silenzio, per quello che non dice"


Oggi non ho digerito il pranzo. Non ho digerito per la rabbia della non-informazione della nostra televisone e di molti nostri giornali. Tg1 delle 13.30 (purtroppo a casa dei miei per tradizione si pranza con tv accesa) : neanche un accenno alla storia di Stefano Cucchi, un giovane arrestato per droga e morto misteriosamente una settimana dopo. Ieri i familiari hanno concesso di pubblicare le foto del cadavere dopo l'autopsia, ieri i familiari hanno deciso di urlare la loro rabbia per i silenzi di medici, istituzioni, carabinieri sulle motivazioni della morte.
Rimando la cronaca del fatto a firme più degne; mi riferisco ai giornalisti del nuovo quotidiano di 'vera' informazione che trovate in edicola e in rete da settembre (consigliatissimo, io e marco simo abbonati) e vi giro il link del loro blog dove potrete leggere la notizia:
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&r=174634 .

Pubblico invece anch'io qualche foto. E passo alla vostra coscienza le dovute considerazioni.



mercoledì 28 ottobre 2009

PORTO RANCORE AL SILENZIO

Dal post silenzioso di ieri, un omaggio. L'apertura del magico concerto al Teatro Olimpico di Vicenza dei maestri Brunello e Capossela.
Un sentito grazie ad Alberto Peruffo e all'organizzazione della marcia mondiale per la pace (passa da vicenza l'8 novembre).
Buon ascolto
nicola

PORTO RANCORE AL SILENZIO

Porto rancore al silenzio Per quel che non mi ha dato
Porto rancore al silenzio Per quel che non ho avuto
Porto rancore al silenzio Per quello che non dice
In silenzio non deve stare Chi vuol essere felice.
L’amor mi fece segno un giorno E al suo segno tutto mi incendiai
Ma per restarmene in silenzio, Nel silenzio, mi consumai
Aveva un riso amaro Tra i denti stretti lo teneva
A stento lo lasciava E già tutto lo piangeva
Per non perderne troppo Niente ne diede affatto
Poi ci coprì la sera Nel silenzio, mano a mano.
Per non perderne troppo Niente ne diede affatto
Solo e intatto dentro il petto E' restato quel che non ha detto
Solo quel che non ha dato Solo quello mi è restato.
Porto rancore al silenzio Per quel che non ho avuto
Per il meglio del mio canto Per quel che si è tenuto
Porto rancore al silenzio Per la sua bugia
Per il meglio del mio canto Che si è portato via
Per il meglio del mio canto Che ora tace dentro me.
Atahualpa Yupanqui
traduzione di Vinicio Capossela.

lunedì 26 ottobre 2009

NON SONO MORTO NEANCHE STAMATTINA

Sono ancora vivo, nonostante i tentativi di marco di uccidermi.
Sono ancora vivo, nonostante i tentativi di lavoro ed influenza di uccidermi.
Sono ancora vivo, e rendo omaggio al maestro con una perla di un suo scritto.
Buona lettura

".."stay awake! Rimani sveglio, amico mio, resta sveglio e ricordati sempre di tenere accesa una luce da qualche parte, anche solo in un ripostiglio per quando ti sentirai di nuovo perduto, lost. Do you remember what you told me ? Abbi cura della grazia, della luce. Stay awake, my friend, stay awake."..
Forse è tutto questo. Avere più cura della luce. Non abbandonarsi alla notte. E non dico alla notte, non quella vera, dico al sonno.
Bisognerebbe riuscire a starci svegli, puliti, in mezzo alla vita. Che non ti prenda più il sonno, il marcio del letto, che è lì che fanno le cimici, che poi si finisce a chiocciare come i vecchi, con qualcosa tra le mani.
Tutto tace e il mondo non ti trova. L'ossessione si prende tutto, e niente è più vasto del bicchiere d'acqua in cui ti sei annegato.
Dunque se arrivi ad imparare che un'anima ti può rendere l'anima, bisognerà ricordarselo, perchè non serve aver trovato. Bisognerà ricordarsi di aver trovato.
Perchè tutto può sparire attorno a noi. La casa,le strade, due occhi di biglie in un vestito a ciliegie, quello che eri fino adesso.
La notte ti prende e il mondo non basta più. Addio poesia, epica, amore per le scarpe, per i vestiti che iniziano a stare in piedi da soli, e sono proprio i tuoi vestiti. Tutto andato, e qualcuno ti viene a chiedere 'Ma che è successo, che è successo?' e tu dici 'Non lo so, non lo so.'
Perduto! Lost! Chi è perduto ?
Anche se sei nato già incapace di difenderti, schifosamente obbediente, così teso all'impiastro, non bisognerebbe essere troppo crudeli con se stessi. Non darsi mai un sogno di quiete, nè oggi, nè domani. Non bisognerebbe, come se tutto fosse da arraffare, se tutto fosse sempre bottino.
Non bisognerebbe, o forse è l'unico modo. Amare sempre, nella colica. Vedere luci e abbagli e vederli scomparire subito, o stare a impazzire tra le camere, tra i rumori dei tubi degli altri.
Svuotarsi agli estranei, e non conservarsi niente.
Perchè non si muore tutte le mattine.
Buttarsi sempre, non seguire la voce. Stordirsi. Curarsi di quello che non c'entra, affardellarsi il groppone, divorarsi, affezionarsi ai mali. Non impadronirsi di niente. Diventare meno ubbiedienti e meno vigliacchi, perdere la poesia, e farsi attaccare tutto. Curarsi invece l'anima, metterne un pò dentro e un pò da parte. Come se non si dovesse morire per forza stanotte, come se ce ne fosse anche per domani, e dopodomani, perchè è vero, si muore tutte la mattine, e un poco di più ogni volta e anche per tutte le altre volte."
Vinicio Capossela, Non si muore tutte le mattine

venerdì 23 ottobre 2009

PLAYING FOR CHANGE

A proposito di grandissimi, e a proposito di ascolto, fatevi un giro nel sito che vi segnalo... ringrazio emil per la dritta... vi assicuro che troverete cuore, intelligenza, qualità. Non vi anticipo nulla, anche se dal titolo qualcosa si capisce. Questi no che non chiudono gli occhi. Non chiudiamoli neanche noi.
http://www.playingforchange.com/

DUE ORE

Amici
i "rimproveri" (peraltro giusti) ricevuti dal buon cappe che mi esorta a "essere più presente" (parole sante..), mi portano a pubblicare un lungo monologo del nostro oramai onnipresente Marco (non io). Ieri sera se avete seguito la trasmissione Annozero lo avrete visto secondo me non nel pieno della sua forma, quindi bisogna subito rendere onore al merito di un grandissimo. Come? Pubblicando un suo intervento a teatro, tra violini, distorsori e parole, intervento che invito tutti a seguire, prendendosi 2 orette circa di relax dopo lavoro, dopo cena, dopo fidanzata moglie marito amante cornuti gatti ecc con orecchio vigile. Anche uno stato di semi coma potrebbe andare bene.

Buon ascolto
(Seguite tutta la playlist, sono 19 parti di video)

giovedì 22 ottobre 2009

DIECI INVERNI

Esce il primo film del giovane regista italiano Valerio Mieli: Dieci Inverni.
Oltre tre minuti d'applausi al festival del cinema di Venezia, per una storia consueta di sentimenti tra due giovani, una sceneggiatura originale e luoghi magici: Venezia, Valdobbiadene e Mosca.
Ospite d'onore Vinicio Capossela con un piccolo spezzone e alcune parti di colonna sonora (parla piano, dall'ultimo album 'da solo'.
Chiaramente sarà molto difficile trovarlo al Cinema, quindi rimboccatevi le maniche e cercatelo cercatelo cercatelo !!!

mercoledì 21 ottobre 2009

PANE E VINO da MARCO, 20\10\09

"Ma vogliAMO almeno dire due parole in nome di chi lotta per la vita
Potete forse farci rallentare però non vi crediate sia finita."
Cappe Marco


martedì 20 ottobre 2009

WEB RADIO: LifeGate

Dopo qualche giorno di assenza e riposo dal blog, torno per farvi conoscere una mia piccola abitudine (non sportiva, aimè la mia sezione sport inizierà a campionato partito). Dunque, c'è molta gente che come noi cerca ogni mattina, ogni giorno, di porre attenzione sulle tantissime cose intelligenti e interessanti del nostro mondo, e prova a farcele conoscere, anche tramite il web. Un paio d'anni fa ho conosciuto il portale Lifegate.com (che vi consiglio caldamente), mi sono abbonato alla loro rivisita mensile, e girovagando tra i servizi ho iniziato ad ascoltarne la webradio http://www.lifegate.it/lg_radio/ . Bhe ora è dura staccassersene, è diventata l'unica radio che ascolto, e vi assicuro essere piena zeppa di programmi e di musica interessante. Rimando però alla vostra libera navigata sul loro sito scoperte e giudizi, e porto invece l'attenzione su Basilio Rocco Santoro, che negli utlimi anni ha sempre proposto programmi misti di musica-reading letterari-spezzoni cinematografici (stanza diario, stanza dello scirocco, illogica allegria) che sapete essere una mia grande passione... Oggi quindi gli rendo omaggio, dato che compare nella mia routine quotidiana da ormai un paio d'anni e quasi ogni giorno, e pubblico una sua riflessione, che condivido appieno, dalla sua puntata di oggi di "Illogica Allegria".

Amare il proprio Paese significa ribellarsi alle ingiustizie
e gridare forte contro gli abusi del potere,
ma significa anche riconoscere e gratificare la fantasia, il coraggio e l’eccellenza,
che si annidano ancora tra le pieghe di questa terra.


"E allora bisogna costruire una strada alla ricerca dell’Italia che funziona e lungo questa strada lasciare il cuore incollato al finestrino e cominciare a raccontarla.
Amore. Poesia. Verità. Come Pane Amore e fantasia si perché per poter risollevare la nostra bella Italia che arranca questi sono gli ingredienti che ci vogliono e allora voglio immaginare una strada con rotonde piene di fantasia, incroci pieni di poesia, e soprattutto Pane per tutti o meglio lavoro per tutti…… A queste sostanze principali se ne aggiungeranno molte altre lungo il viaggio, ma da queste tre non si può prescindere.
Si potrebbe partire con un occhio ancora al passato, ma solo per ricordarsi di come veniva raccontata l’Italia in bianco e nero.
Quando c’era da unire un Paese diviso dai dialetti, dalla povertà, e dalle distanze geografiche, i grandi maestri della cronaca e della letteratura ce la raccontavano con amore, poesia e verità.
Pasolini nel suo documentario cinematografico “Comizi d’amore”, parte per un viaggio tra le pieghe dell’Italia del 1965, con la telecamera e la sua voce ci presenta un’umanità sfaccettata, fatta di contadini, giovani militari, bambini, piccolo borghesi, donne innamorate. Con la scusa di raccontarci il rapporto degli italiani con il sesso e l’amore, Pasolini ci racconta l’anima di un Paese, le sue meschinità e le sue meraviglie…."
IllogiciIngredienti | 20 Ott 2009 | di Basilio Santoro | LifeGate Radio

lunedì 19 ottobre 2009

LUNEDI' SPORT -1-

Amici

apriamo questa nuova sezione del Blog dedicata allo sport, alla Pallacanestro in particolare, che dopo la pallanuoto è lo sport di squadra più bello in assoluto. Quale sport direte voi. A mio parere, lo sport deve essere (a questo livello) divertimento, passione, sacrifici, spensieratezza, voglia di vincere, rispetto, anche arrabbiature, gioia, sconfitte e vittorie. Tutto questo, nient'altro. Quindi niente Milan, Juve Lippi Cassano o chissachì, ma squadre e nomi di chi lo sport lo intende come scritto sopra. Imparerete a conoscerli.
Oggi iniziamo a parlare dell'Ardens Bolzano Vicentino, grazie al sottoscritto; Nicola invece parlerà dell'Isola Basket, squadra di cui fa parte attiva in campo. O in panchina. Non importa.

Ardens Bolzano impegnata nel campionato di Promozione maschile, che da oggi vedrà scritto in questo spazio il tabellino relativo alla partita. Iniziamo dalla seconda giornata, giocata a Thiene venerdì 16 Ottobre.

BASKET THIENE 49
Paron 2, Scanagatta 2, Santana, Zanini 18, Rossi 4, Fabris 2, Dall'Igna, Ristic 4, Rizzato 7, Miotti 10, De Tomasi.

ARDENS BOLZANO 53
Vangelista 5, Cerato 5, Overacker 3, Savio 12, Gelain 2, Tuggia 4, Pegoraro 3, Zanella (K) 12, Brogliato 2, Cavaliere, Bortolaso, Munari 5.

Questo invece il tabellino della prima giornata, giocata a Lisiera venerdi 9 Ottobre contro l'Araceli Vicenza.

ARDENS BOLZANO 68
Vangelista 14, Cerato 18, Overacker 5, Savio 14, Gelain 2, Tuggia, Chiapperini, Campagnaro, Zanella (K) 9, Brogliato 2, Pasquali 2, Munari 2.

ARACELI VICENZA 64
Barcella 7, Rigozzo 7, Perfetti 8, Delgado, Miglioranza 4, Calvagna 3, Matteazzi, Russo 20, Ferronato 2, Vellere 2, Grana 9, Sanchez 2.

A presto

M

sabato 17 ottobre 2009

SCHEGGE DI VETRO

"..come schegge di vetro, in mani raccolte a coppa"
Come quelle schegge piccolissime,
che tagliano,
che provocano dolore,
che muovono qualcosa dentro,
che non mostrano esteriormente segno alcuno.

Come le sensazioni che provo stamattina,
che mi hanno ri-portato a questo brano.

Vetro.

venerdì 16 ottobre 2009

NON CHIUDERE GLI OCCHI, NON CHIUDERLI MAI /2

Amici
di ritorno da una notte particolare, fredda e insonne, e da una mattina di solita routine, calda e rumorosa, seguo il nostro sottotitolo principale del Blog, invitando tutti a non chiudere gli occhi.
Si parla in questi giorni di Nobel per la pace, assegnato quest'anno ad Obama (?), e allora mi è venuta voglia di parlare di premi Nobel per la pace, stavolta veri.
Dunque Aung San Suu Kyi. Birmana, nel 1988 fondò la Lega Nazionale della Democrazia per contrastare il sanguinoso generale Maung che una volta preso il potere, instaurò un regime dittatoriale. Nelle elezioni del 1990 (notti magiche, alleluja) il regime fu sconfitto senza appello dalla Lega di Aung ma, trattandosi appunto di regime, ripresero il potere con la forza, annullando il voto popolare. Da quel momento la vita di Aung divenne un inferno. Arrestata dal regime e costretta agli arresti domiciliari, non si arrese continuando a lottare per il popolo birmano, tanto che nel 1991 gli venne conferito il Premio Nobel per la pace (ogni tanto ci azzeccano); i proventi di questo premio, vennero tutti investiti nella costruzione di un pronto soccorso e di una scuola in Birmania.
Nel 95 le furono revocati gli arresti domiciliari ma non potè lasciare il Paese. La sua vita continua tra mille difficoltà fino al 30 maggio 2003 quando un attentato per poco non le costò la vita. Fu di nuovo arrestata ma da quel momento la sua salute è in continuo peggioramento.Insignita il 6 maggio 2009 della Medaglia d'Onore dal congresso degli Stati Uniti, nel giugno successivo fu nuovamente condannata (stavolta a 3 anni di lavori forzati) per violazione degli arresti domiciliari. Peccato che non fu lei a violare i suoi arresti, ma un americano che la andò a trovare nella sua casa, attraversando a nuoto il lago Inya!

Questa la storia di Aung, in versione bignami. Chi volesse approfondire ciò, libero di farlo.

Vorrei chiudere con un suo scritto, che ritengo fantastico, per chi crede che un altro mondo, migliore, sia possibile.

Ciao a tutti
M

"Potremmo essere freddi e limpidi
Come acqua in mani raccolte a coppa
Oh, ma se potessimo essere
come schegge di vetro
in mani raccolte a coppa"


Le schegge di vetro, le più piccole con la forza tagliente e luccicante di difendersi contro le mani che cercano di frantumarle, possono essere indispensabili per chi vuole liberarsi dalla morsa dell'oppressione.

NON CHIUDERE GLI OCCHI, NON CHIUDERLI MAI

Seguo un illuminante consiglio, e pubblico l'intervento di Saviano a "che tempo che fa", tra le poche cose degne che ancora si possono trovare in televisione. Non commento, perchè credo che visto il tema della luce, e sentite le parole di Roberto, tutto il resto sia superfluo.
Buona informazione
nicola


mercoledì 14 ottobre 2009

GUERRIERO DI LUCE

Dalla pioggia alla luce, e allora pongo l'attenzione su un romanzo, di Paulo Coelho, sinceramente tra i pochi suoi che mi piacciono.. "MANUALE DEL GUERRIERO DELLA LUCE". Penso meriti la pena sfogliarlo, magari distrattamente, a pezzi, anche seduti sul water, quando la testa (e non solo) riesce finalmente ad esser sgombra.

"Il guerriero della luce ha bisogno di tempo per se stesso.
E impiega questo tempo per il riposo, la contemplazione, il contatto con l'anima del mondo. Anche nel pieno di un combattimento, egli riesce a meditare. In certe occasioni, il guerriero si siede, si rilassa e lascia che tutto ciò che sta accadendo intorno continui ad accadere. Guarda il mondo come se fosse uno spettatore, non tenta di crescere‚ di sminuirsi, ma solo di abbandonarsi senza alcuna resistenza al movimento della vita. A poco a poco, tutto ciò che sembrava complicato diventa semplice. E il guerriero ne gioisce."


a riposo sul lago Nedra Sjon, Svezia 2009

PIOVE...LUCE

ti alzi la mattina col freddo, torni a metà meriggio con una luce nuova, piena, gioiosa. In questo ottobre che chiameremo maggio, piove luce. Buon ascolto

M

PIOVE UNA BUONANOTTE

Trovarsi a scrivere a tarda notte, e non solo a parlare, è un'esperienza nuova. E come ogni novità non si è ne abili e ne smaliziati, come diceva Travaglio all'inizio del video postato da Marco. Però ci sente sovrastati da idee e cose da dire. Ora il dilemma é: cosa scegliere tra i tanti argomenti ? Quale imput preferire ?
Mah, penso che le strade siano due: o organizzare una struttura precisa, coerente, che segue temi ed argomenti, più o meno approfonditi, oppure seguire segnali a caso, rincorrere illusioni di oasi, inseguire brezze di vento aperte da post altrui, surfare sulla marea di vita che ci attornia.
Preferisco di gran lunga la seconda, e quindi mi aggancio goffamente al tema del piovere del post precedente, ma salto dal tema d'informazione a quello della poesia, e vi dedico questi versi come buonanotte...

Sotto la pioggia
Sotto la pioggia camminava la primavera
con i suoi piedi esili e lunghi sull'asfalto di Mosca
chiusa tra gli pneumatici i motori le stoffe le pelli
il mio cardiogramma era pessimo quel giorno
quel che si attende verrà in un'ora inattesa
verrà tutto da solo
senza condurre con sè¨
coloro che già partirono
suonavano il primo concerto di Ciajkowskij sotto la pioggia
salirai le scale senza di me
un garofano sta all'ultimo piano della casa al balcone
sotto la pioggia camminava la primavera
con i suoi piedi esili e lunghi sull'asfalto di Mosca
ti sei seduta di fronte a me non mi vedi
sorridi a una tristezza che fuma lontano
la primavera ti porta via da me ti conduce altrove
e un giorno non tornerai più, ti perderai nella pioggia.

Nazim Hikmet, 1962

martedì 13 ottobre 2009

CI PISCIANO ADDOSSO E CI DICONO CHE PIOVE

amici

qualsiasi partenza, di un progetto, di una carriera, di un lavoro, di un sentimento, non è mai facile, e nemmeno deve essere banale nè diventare routine. Assieme all'amico di una vita, si decide di creare questo spazio, perfetto emblema di comunicazione moderna, per scambiarci opinioni, notizie, curiosità, strappare qualche sorriso e magari perchè no, anche qualche arrabbiatura. Senza mai essere banali. Io penso che ognuno di noi abbia il dovere nel suo piccolo di non essere banale, nel lavoro nello studio o nei passatempi; nella banalità si invecchia, ci si adagia, si muore. E questo non lo vogliamo, senza mai essere banali. Iniziamo questo viaggio assieme, che sia prodigo di novità e bellezza, consigli e critiche, albe ma non tramonti. E lo iniziamo con un intervento che invito tutti a seguire fino in fondo di un giornalista non banale, poco conosciuto (meglio così), anche lui all'epoca all'inizio di un suo viaggio, che parla della nostra situazione quotidiana citando un antico detto catalano, come da titolo. E ricordatevi di non chiudere gli occhi, di non chiuderli mai. Senza mai essere banali.

A presto

Marco

lunedì 12 ottobre 2009

LIBERTA' DI PENSIERO

Quale inizio migliore di un blog se non quello di rendere noto da subito il suo spirito costituzionale, libero e democratico. Eccovi quindi l'articolo 21 della nostra Costituzione, quello sulla libertà di pensiero e di parola. Questo per esprimere la non volontà di censura, accetteremo qualsiasi commento, purchè scritto con intelligenza, educazione e civiltà.

Costituzione italiana (1947) Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.


venerdì 9 ottobre 2009

PROLOGO

Esistono attimi, nella vita delle persone, in cui una battuta si trasforma in desiderio, e poi questo desiderio si trasforma in progetto, e il progetto assume una forma, non obbligatoriamente definita, almeno all'inizio. E la forma assunta dal progetto è quella di un viaggio, come sarà questo blog.
Un viaggio incerto, come le nostre esistenze, un viaggio alla scoperta di oasi dove trovare valori, bellezza, sensibilità, informazione, provocazione, vita. Questo viaggio non conoscerà riposo, è avrà due guide libere, cappe e marco, e tutti i viaggiatori che vorranno aggiungersi saranno i benvenuti. Eccoci dunque alla partenza.
Abbiamo scelto di partire là dove andrea aveva finito, ed affidiamo a lui i saluti di rito.