martedì 24 gennaio 2012

NORINO

Vorrei ricordare
vorrei ringraziare
vorrei brindare

alle tue mani
che hanno cresciuto figlie e nipoti
che hanno impastato e sfamato persone
che hanno combattuto una guerra impugnando una spada di pane;
alle tue orecchie
che hanno saputo ascoltare, pazienti
che hanno udito ed amato le più belle musiche;
al tuo naso
che ha annusato i profumi del mondo
dal mediterraneo all'oceano
da Noventa alle Americhe;
alla tua bocca
che ha assaggiato l'arte di nonna, di mamma e di zia
che ha amato e baciato, una, donna;
ai tuoi occhi
che hanno sorriso a noi tutti
che hanno profuso infinita bontà
donandoci, donandoti, il cielo.

Buon viaggio, nonno
02.01.1914 - 24.01.2012

"FA PUITO." cit.



mercoledì 18 gennaio 2012

RESIDUI

Scrivo su commissione, per la prima volta in vita.


Diverremo residui.
Anche se non lo speriamo. Anche se nasconderemo per sempre la testa sottoterra.
Marciremo lentamente, nel bel mezzo di una società che più non c'appartiene.
Ci ridurremo ad ossa di pollo, buccia d'asparago, guscio di noce, fondo di bottiglia.
Saremo schiacciati da un mutuo, soffocati da una scelta sbagliata, consumati dai sensi di colpa del viaggio non fatto,del bacio non dato, derisi dal capire la vista di un lombrico riuscito in volo.
Residui usati come fertilizzante per altre brevi vite, sterco, concime umano e mentale per le nuove leve, per quelli più giovani e inesperti, che si nutriranno dei nostri errori i nostri dubbi le nostre genialità per giustificare la loro esistenza già destinata silenziosamente all'ennesima marcescenza.
Cambieremo cento amori e poi ne sceglieremo uno in tutta fretta e lo siederemo in un pulpito dorato.
Abbagliati, poi, l'illusione ci guiderà e comanderà, nelle scelte, nei gusti, nei rapporti umani, nei dogmi e pregiudizi. E il lavoro ? La famiglia ? Le amicizie ? Le passioni ? Muteranno. Cambieranno. Velocemente, che se a gennaio guardi il tuo febbraio precedente non lo riconosci, ti sembrerà di non capire, quasi di non ricorderare. E invece era tutto vero. Funziona così, ma non riesci a gestire tutto questo, perchè quando ci pensi sei già residuo.
E allora investirai, investiremo un'esistenza alla costruzione lenta e minuzosa e precisa di una corazza antiverità, antiemozione, antidifferenze, antisogno. Ci proteggeremo dai ricordi, dalla battuta dell'amico, dal bicchiere di vino semplice e aspro, dal sole che sale di là delle colline il mattino dopo una sbronza una cotta un dritto un'inutile rincorsa tra cuori.
Residui. Mangime decomposto per la società. Benzina per scrittori registi e pensatori.
Residui. Felici con i paraocchi, cavalli ferrati da traino e fatica, tignosi e bi-solitari, difesi, corazzati e con gli occhi lucidi all'occorrenza giusta.
Come quei bicchieri che non ci sono più,
come quei forti gusci di noce a pezzi,
come la fiaba prima di addormentarsi,
come tutta la nostra fragile esistenza.
Residui, residuo.

lunedì 2 gennaio 2012

BUON INIZIO (Ágætis Byrjun)

9 gradi centigradi.
Parto con un numero, e non con una lettera. L'anno che ha appena iniziato i suoi giorni sarà un anno di numeri, di conti, sarà la resa dei conti. Ci saranno numeri tra me e i miei progetti, tra me e molti dei sogni non realizzati, tra me, noi, voi e un mondo che non finirà, ma capirà il suo parziale fallimento e si lascerà cambiare, vestiti ed abitutidini.
Almeno questa è la mia speranza e il mio augurio più grande, a me a voi al mondo: tiriamo in ballo un pò di numeri, facciamo i conti, capiamo le cose che sono fallite o le cose che abbiamo fallito, cambiamo, vestiti, abitudini, rotta. Siate tutti capitani di voi stessi, della vostra rotta.
Buon anno, buone rotte nuove.
Il vostro capitano.

9 gradi centigradi.
Rientrare in casa dopo qualche giorno di vacanza e trovare una tale temperatura, può suggerire bestemmie, ma qualcuno mi suggerisce invece che è un chiaro segnale di reset, un nuovo insegnamento.
E allora,  con 9 gradi e una caldaia in blocco, in pieno inverno, bisogna muovere il culo e darsi da fare, in molti modi: accendere la stufa e caricare una quantità di legna non consueta; muovere il corpo che ci è stato donato per stare in piedi e fare attività fisica, di qualsiasi genere, meglio se produttivo alla sopravvivenza e alla riproduzione; sistemare la dispensa, pulire la casa, lavare indumenti, curare le piante. Darsi da fare in qualsiasi modo genera e consuma energia, energia è calore, il freddo non si percepisce, e i 9 gradi possono anche andarsene a fanculo, con i debiti ringraziamenti per il messaggio forte e chiaro: non si può riposare, nonpossoriposare, mai. Ricaricare l'energia, quella si, ma riposare no. Il fù 2011 è già cenere,  sono felice di esser riuscito ad esaudire più di metà dei miei vorrei di un anno fà, con qualche picco di gioia inattesa, e qualche delusione o fallimento pesante.
Però cazzo, cazzo c'è ancora tutta una vita da costruire, una terra immensa da visitare e conoscere, un mondo da migliorare anche se solo in una sua infinitesima parte.

9 gradi centigradi.
9 gradi sopra lo zero, fa freddo ma il ghiaccio non c'è più, fa freddo ma la mia temperatura è in netto aumento, con calma e lentezza e anche qualche retromarcia, ma cresce. Un'altro paio d'anni e avrò, avremo l'inferno addosso, berremo mojito ghiacciati a braccetto con la vita e con la gioia.
Statene certi, e abbiate una grande fiducia. Il mondo non finirà, il mondo Cambierà. Il mondo siamo noi, sono i nostri sogni le nostre idee i nostri errori le nostre mani il nostro amore le nostre energie.
Basta un pò di pazienza, il ghiaccio è passato e il freddo non durerà ancora molto.
Un consiglio: ricarichiamo le energie, e, nel frattempo, mettiamoci un paio di guanti.