martedì 25 maggio 2010

VI SALUTERO' STOCCOLMA

Tra qualche ora volerò a Nord, nella luminosa Stoccolma.
A presto amici miei, tornerò la settimana ventura.
Spero che la vita possa nel frattempo regalarvi qualche buona emozione.
Vi ses snart !





"..Viaggiano i viandanti
viaggiano i perdenti
Viaggiano i perdenti
più adatti ai mutamenti.."

CSI / In Viaggio

ARTY PARTY COMING SOON



MI RACCOMANDO, NONOSTANTE LA MIA ASSENZA, NON PERDETEVI IL PROSSIMO FINE SETTIMANA L'EVENTO >ARTY PARTY !!!!

TUTTE LE INFO SU THEARTYPARTY.BIZ

sabato 22 maggio 2010

GRACE UNDER PRESSURE

"ragazzi che non credono più nè alla moralità pubblica, nè a quella privata. Ipocrisia del potere... è proprio dalla violenza del potere che nascono artisti, poeti, musicisti, gente nuova che rifiuta la violenza, e insieme alla violenza anche tutto il resto.Grace under pression. Grazia sotto pressione."
Angeli dalla pelle troppo sottile
Fernanda Pivano-Giulio Casale


THANKS TO MIKI.

venerdì 21 maggio 2010

>Arty Party | WORK IN PROGRESS



WORK IN PROGRESS FOR MY FIRST PHOTOGRAPHIC EXPOSITION...

>ARTY PARTY

mercoledì 19 maggio 2010

MEMENTO

Mi piacerebbe addormentarmi ora, e svegliarmi a metà agosto in spiaggia ad abba urci, sulla mia sdraio acquatica, il libro aperto poco lontano, le cui pagine sono tenute ferme solo dalla maschera snorkeling, disegnata dalle gocce essicate al sole. Gli occhi che non si raccapezzano del luogo e del tempo, la mente scorre veloce gli ultimi ricordi e si, i mesi infernali son passati, i viaggi sono andati bene, i lavori tutti consegnati e piaciuti, le fatture pagate, la lettera di disdetta affitto consegnata e pure già un nuovo affittuario subentrato; la festa in corte di addio al mio appartamento è stata fantastica, c'erano tutti i miei amici più cari, ci siamo sbronzati un pò, eravamo leggeri e spensierati e abbiamo preso sonno sul divano; poi il camnpionato vinto, le lacrime versate, il weekend in montagna vino e canti di gioia con i compagni, e l'annuncio delle scarpe appese al chiodo; le mostre concluse, con gloria e soddisfazione per impegni che durano da ormai anni... qualche promessa d'acquisto e di contratto, il giusto bagaglio di speranze lavorative per passare un estate serena; ancora la proposta d'affitto firmata con gli amici, a settembre 300 metri quadrati du una vecchia fabbrica in centro saranno pronti da ristruttuare ed adibire a studio e circo culturale, e finalmente l'inverno sarà una stagione ricca come non accadeva da anni; poi qualche metro più a riva, due occhi che mi sembra di non conoscere mi spiano curiosi, ma ricchi di sentimento e speranza, riccchi di quel coraggio che li ha portati dopo pochi mesi ad una vacanza improvvisata e condizionata da altre presenze, ma volute, perchè si sa, i primi mesi il fuoco e l'ardore di coppia è incontrollabile e fa fare scelte a volte assurde, ma non per questo meno belle e incredibili.Chiudo gli occhi.

Li riapro. Le mie dita pigiano i tasti del notebook hp9420 che tante battaglie ha combattuto. Alle mie orecchie Oblivion di Piazzola, che sinceramente non mi convince appieno, troppa incertezza, troppo studiarsi, troppa lentezza e gambe che si sfiorano timorose, manca quel briciolo di fuoco e passione travolgente in più che mi fa identificare il tango con la parola 'perdizione'. Ho appena sognato ad occhi aperti una nuova stagione, conclusione di 6 mesi di progetti ed impegno, non sempre convinto. Per terra davanti a me ,le foto scelte per una piccola mostra fotografica a cui parteciperò, timoroso che il mio carillon sentimentale possa essere sporcato da qualche infame quanto vero commento. Nel divano, sotto il mio pesante sedere, duie gambe stanche si incrociano, e sostengono (non volendolo) un corpo stremato, bisogno di riposo e di una carezza. Sul tavolo, ricolmo di carte, documenti e mappe stoccolmesi, riposa vuoto e anche un poco maleodorante un bicchiere di vetro, il cui arduo compito tardoserale è stato di fungere da ponte tra oltre un litro di birra e un'abituata e volgare bocca maschile.

La stessa bocca che tra se e se durante il giorno bofonchiava parole attorno ad un film, canone inverso, visto, più volte, e aprezzato; la stessa bocca che ripete incerta lezioni di inglese, conscia di steccare al primo esame ufficiale; la stessa bocca che ieri tra un sorso di nocciolato e un respiro smezzato, iniziava discorsi senza mai finirli, una sorta di omaggio all'input, all'incipit; la stessa bocca che canticchia brunello da ormai qualche giorno; la stessa bocca che non s'apre, ora, che crea scudo ai pensieri, rimandandoli veloci e magari un poco storpiati a questi incerti polpastrelli.

che sia una lunga notte, e che magari s'abbia un sogno travagliato e magico.

domenica 16 maggio 2010

LIGHTS TENDERNESS

C'era una volta una soffice luce che, alle 20.42 precise, accarezzava con grazia le candide pietre dei palazzi un pò fatiscenti a Santa lLucia.
C'era una volta una luce che andava esaurendo il suo giallo calore e baciava con gli ultimi raggi i pendii coltivati a vino della frazione di San Vito.
C'era una volta una luce che grigia e silenziosa, a passi felpati penetrava dai balconi della camera del giovane Namazio e urlava a gran voce chiedendone il risveglio.
C'era una volta una luce che fioca sfiorava la polvere di un vecchio abatjour, rimosso dalla sua posizione natale per far spazio a veloci ed insipide cerimonie schiamazzanti e brindanti.
C'era una volta una luce che giocava al gioco dell'incertezza dentro ad una testa, accendendo e spegnendo casualmente idee, emozioni, raggi di vita.
C'era una volta una luce tremolante di una moderna candela, che vibrava nella buia stanza da bagno e sola si rifletteva sulla superficie d'acqua di quella vasca, dividendo l'aere dalla stanchezza profonda.
C'era una volta una tromba il cui suono viaggiava sognante, accarezzando tutte le luci di quella semplice domenica di maggio, teneramente..

IL TEMPO ANDATO

IL TEMPO ANDATO.
LE COSE ANDATE.
I RICORDI ANDATI.
LE OCCASIONI PASSANTI.
NON TORNERANNO PIU'.

venerdì 14 maggio 2010

OSTERIE DI FUORI PORTA

Stasera, si cena fuoriporta.
Torta fritta, culatello, salumi, chicche, lambrusco e GUTTURNIO.
Stasera, si torna a Parma. Anni dopo. 4 anni dopo.
Grazie al gruppo ViaggioCorbu di Parma.
Grazie anche ai miei ricordi.

"...Non lo crederesti ho quasi chiuso tutti gli usci all'avventura,
non perchè metterò la testa a posto, ma per noia o per paura.
Non passo notti disperate su quel che ho fatto o quel che ho avuto:
le cose andate sono andate ed ho per unico rimorso le occasioni che ho perduto...

Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta,
ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta:
qualcuno è andato per formarsi, chi per seguire la ragione,
chi perchè stanco di giocare, bere il vino, sputtanarsi ed è una morte un po' peggiore."


giovedì 13 maggio 2010

LA CANZONE DELL'ORSO

Io ci ho passato una fottuttissima infanzia dentro a questo film e a questo libro.
Io in tante donne che trovavo ho cercato (forse cerco) incosciamente sempre gli occhi di Aidi.
Io forse mi sono comperato una vespa perchè volevo lanciarla urlante su un colle, come il vecchio Alex.
Io quella banalissima quanto dolce e perfetta canzone dell'orso non l'ho ancora sentita.
O forse si ?
Radici. Mie radici.
Porcamerda.



mercoledì 12 maggio 2010

DI SERA, DI NOTTE

Occhi socchiusi
si schiudono
chiudono, a volte
si chiudono
aprono, a pochi
s'aprono
lacrimano
gioia, dolore, sonno.



Che non ha misura, né mai ce l’avrà
Che non ha soluzione, né mai ce l'avrà
Che non ha ricetta
Che sarà che sarà

martedì 11 maggio 2010

COSA MI RISERBI VITA ?

Giorni assoluta mente strani.
Strani come le piadine al broccolo di venerdì.
Strani come l'appartamento di Seba.
Strani come le sensazioni che si provano a riparlare con vecchi compagni di scuola dopo anni di lontanza.
Strani come un pacco regalo che arriva servito su vassoio di sabato mattina.
Strani come le sensazioni di dolcezza di un pomeriggio di pioggia. Pioggia?
Strani come le mie nuove scarpe da vigile del fuoco, abbinate a bretelle, collana e cloè.
Strani come inaspettate quanto piacevoli conoscenze del sabato notte, binari.
Strani come nove faticosissime ore di lavoro domenicali.
Strani come premi inventati, dal grande valore enologo e musicale.
Strani come un lunedì che non si volta, che canta francese, e che suda speranze.
Giorni strani, ma di assoluta soddifazione.

venerdì 7 maggio 2010

YO SOY CUORE ISOLA

12 VITTORIE CONSECUTIVE. 2° POSTO DA SOLI. ENTUSIASMO ALLE STELLE. GRUPPO SPETTACOLARE. ULTIMO MESE, TENIAMO DURO RAGAZZI !
CUORE ISOLA

giovedì 6 maggio 2010

NAMAZIO E UN DIVANO DI CUOIO



Caspita, quando Namazio cercò di scendere nel profondo del pozzo di Clemenzia, il vino stava oramai finendo e la serata sfumava.
I muri del piccolo salotto riflettevano con pacatezza una forte luce biancastra che poche ore prima aveva marcato ombre sul viso di alcuni attori di strada. Un curiosissimo giovane signore, dal maglione vintage grande almeno un paio di taglie in più del necessario, malediceva l'imperfezione del suono che stava turbando il suo ascolto musicale.
"Aimè !" esclamò Namazio "ci sarebbe un lungo, tortuoso e panoramico sentiero che condurebbe al nostro interno. Forse vista l'ora non è il caso di intraprenderlo!"
"Ragioni bene! Ma che peccato, sarei curiosa di scoprire qualcosa di quel buio." bofonchiò Clemenzia.
Nel mentre il suo piccolo stomaco affamato tenne un concerto in Do maggiore, al quale assisteva quel solitario pezzetto di mortadella che quasi affogava nella garganega.
"Senti Clemenzia, avremo magari un tempo migliore, chissà dove e chissà quando, per discutere di pozzi, profondità, luci,ombre e limiti mentali e spirituali. Vorrei però ora solo cercare di costruire una scenografia mentale di quel tempo futuro, e mi permetterò pure di consigliarti una lettura."
"Vai, sono tutta orecchie." (che è un modo di dire, non fraintendetemi)
"Immagina un campo di grano, appena mietuto, dal colore giallo intenso. Immagina un vecchio divano di legno e cuoio, dalle sfumature marroni scure. Poi un piccolo terzetto d'archi, giovani e talentuose ragazzine orientali, che suonano il Trio Op50 di Tchaikovsky. E noi due Clemenzia, che sorseggiando un nero d'avola barricato discutiamo di pozzi. In lontanza, un gruppo inferocito di contadini armati di forche corre nella nostra direzione, ma sembra non avvicinarsi mai (forse sarà l'effetto del vino)"
"Penso sia la scenografia questa, giusto Namazio?"
"Certo."
"Sogni molto Namazio?"
"Certo."
"E il libro, appartiene anch'esso al tuo mondo mentale o esiste davvero?"
"Esiste, esiste; è un libro di Haruki Marukami, s'intitola 'L'uccello che girava le viti del mondo'."
"Lo leggerò."
"Lo leggerai?"
"Lo leggerò, promesso."
Voltate le spalle al piccolo salotto e al curioso signore dal largo maglione, Namazio e Clemenzia si avviarono testa china verso l'uscita, senza aggiungere altre parole, lasciandosi alle spalle una piacevole ma breve chiaccherata. Varcata la soglia, e superato il piccolo portico, presero strade diverse, senza salutarsi, ma con spensieratezza.
I piedi di Namazio finirono maldestramente dentro una pozzanghera, ma lui non parve farci caso, e proseguì diritto e fradicio per la sua via, per il suo altrove.
Clemenzia invece si voltò un paio di volte, come se avesse scordato qualcosa, ma la luce biancastra che usciva da quel salotto urbano non le permise di seguire con lo squardo l'incerta passeggiata di quel buffo ragazzo dalla tiracche rosse.
Poi, qualche ora più tardi, e in chissà quale parte del mondo, un cuculo appisolato sul bracciolo di un vecchio divano di cuoio, emise un lunghissimo 'fiùùùùùùù' che non gli si addiceva per nulla.
n.06.05.2010

martedì 4 maggio 2010

VO-CAP-OLARIO: FRAGILEZZA

Le mie ultime notti mi hanno portato in dono una nuova parola: FRAGILEZZA.

Fragilezza: dicesi di una persona che denota una fragile leggerezza. Fragilezza si abbina ai colori tra il bianco candido ed il primo rosa, al profumo del pino e al pane carasau. Ama la musica dei Sigur Ros, ma forse non lo sa ancora.




lunedì 3 maggio 2010

GRAZIE, MAESTRO.

"PRIMA SCRIVO LE COSE, E POI MI SUCCEDONO."
"e stelle filante, sopra tutti quanti !"
che testo signori, che testo.
grazie, maestro.

sabato 1 maggio 2010

CAP-PE-RFORMANCE: DIRTY IDOLL CONTEST


MY FIRST PAINTING CAME BACK HOME !