domenica 28 febbraio 2010

MASDAR

Tra le mie navigazioni senza meta, mi sono imbattuto in questo progetto futuristico e a loro dir sostenibile...
CHE NE PENSATE ???



"Masdar, la città tecno-ecologica nel deserto
Internazionale

Si chiamerà Masdar (fonte, in arabo) e la sua costruzione è già cominciata. Siamo negli Emirati Arabi Uniti.
Sarà organizzata in stradine in modo da garantire ombra e sarà costruita con accorgimenti che terranno lontano il calore e con strutture che siano un esempio di ecoarchitetture. Ogni luogo sarà raggiungibile nell’arco di un minuto e i mezzi saranno ad emissione carbonio zero. Le auto dovranno rimanere al di fuori del perimetro della città, mentre impianti solari, termali, ad altra concentrazione o eolici garantiranno l’energia. La città sarà autosufficiente in tutto e per tutto, integrando energia eolica, solare, le risorse derivate dalle piantagioni e dalle fattorie. L’intera città si alimenterà energeticamente grazie ad impianti fotovoltaici, mentre l’acqua, verrà dal mare e sarà trattata da un impianto di dissalazione ad energia solare. Inoltre grazie al sistema di riciclaggio, l’impatto dei rifiuti nell’ambiente sarà nullo, come le emissioni di gas inquinanti, minimizzati dal sistema di trasporti urbani e da incentivi ai mezzi ecologici."
Fonte: Portale LifeGate

giovedì 25 febbraio 2010

PORO PORO' PORO PORO' PO POM !

Oggi la primavera ha messo fuori il naso dalla tana del letargo.
14° gradi alle 14. Poche ore di sole e cielo azzurro.
Quanto basta per capire che forse non è ancora ora, ma manca gran poco.
Mi piace immaginarla che si stiracchia sotto la terra per sgranchirsi le ossa dopo questo lunghissimo sonno invernale.
Ai pochi che hanno avuto la fortuna o la prontezza di vederle il naso, oggi, è venuta voglia di mare.
PORO PORO' PORO PORO' PO POM !

LA TERRA DEI CACHI

POSTO UN ARTICOLO BELLO E SEMPLICE DI ELISA BATTISTINI DAL BLOG DEL "FATTO QUOTIDIANO", CHE DOVREBBE FAR RIFLETTERE MOLTO !
BUONA NOTTE, n.

Elisa Battistini
Elio: "Volevo vincesse il principe, sarebbe esplosa la rivolta"

23 febbraio 2010

Correva l’anno 1996. Dopo la crisi del primo governo Berlusconi era arrivato Dini. Le elezioni del 21 aprile avrebbero visto la vittoria di Romano Prodi. L’Italia sapeva di correre dei pericoli, ma non era spacciata. E ancora ignorava parole come "escort", manovre oscure chiamate "lodo". E la corruzione montante, che oggi è normale amministrazione. Quattordici anni fa il Festival di Sanremo vide l’exploit di Elio e le Storie tese. La mitica band milanese si aggiudicò il secondo posto cantando La terra dei cachi. Oggi il secondo posto va invece a Emanuele Filiberto e Pupo. Elio se la ride. Amaramente. "Nella mia vita non avrei mai pensato che avrei condiviso la stessa sorte del nipote del Re".
Per usare le parole della Clerici, il "popolo sovrano" ha incoronato l’erede dei Savoia. Uno scandalo?
Uno scandalo evitato: io speravo vincesse lui. Così esplodeva un casino. Invece il Festival si conferma medio e non si espone fino in fondo.
Gli orchestrali però si sono ribellati: Italia amore mio non avrà vinto ma ha provocato la rivolta...
Per forza. Anche se la cosa davvero triste è che il principe fosse più intonato di Pupo. Noi Elii abbiamo notato però che la più brava quest’anno è stata Nilla Pizzi. Ci credo che poi un orchestrale si ribella.
Ma al festival c’è qualcosa di autentico? Per esempio, si dice che nel ‘96 vinceste voi, non Ron.
Non so se al festival sia tutto finto. Nel caso che ci riguarda si parlò di schede contraffatte. Alla fine ci dissero che eravamo arrivati primi. Poi, in seguito, parlai di quell’indagine con altri cantanti che parteciparono al festival: avevano detto anche a loro che erano arrivati primi. Certo, mi chiedo: chi ha votato i Jalisse? Forse gli stessi che hanno votato per Emanuele Filiberto? Ma dai! Quando la Clerici usciva, dopo l’esibizione di Pupo e dell’erede al trono, ripeteva come un disco rotto: Il pubblico è diviso su questo brano. Ma se c’era solo gente che fischiava?! Non ho mai visto un pubblico più unito. In ogni caso, Italia amore mio è stata la cosa più spassosa di Sanremo.
Se oggi si legge il testo de La terra dei cachi sembra profetico. Parlavate di "appalti truccati", di "abusi sessuali abusivi". Eravate veggenti o in realtà l’Italia è sempre la stessa?
Eravamo avanti. Il primo maggio 1991 cantavamo Ti amo Ciarrapico venendo oscurati dalla Rai. Però, purtroppo, l’Italia è sempre identica a se stessa. Corruzione e prostitute ci sono sempre state. La novità è che oggi si applicano allo schifo sofisticati metodi di marketing. Le prostitute si chiamano escort e sembra normale averle come benefit. La vera novità, rispetto ad allora, è far sembrare ovvi comportamenti schifosi. L’altra novità è che, invece di vergognarsi dello schifo, si rivendica con orgoglio. Berlusconi infatti si vanta.
Iniziano però a esserci segnali di protesta. Il popolo viola, i cittadini de L’Aquila: in Italia si sta aprendo una crepa?
Dai tempi dei guelfi e dei ghibellini l’Italia è divisa in due. Lo è anche oggi. Metà Italia si è rotta. Mi pare lontano, però, il giorno in cui riuscirà a fare qualcosa di risolutivo. Bisogna organizzare meglio la protesta.
Chi dovrebbe organizzare il dissenso? I partiti?
Se deve farlo il Pd, la vedo dura. Intanto l’opposizione dovrebbe smettere di emulare gli uomini del Pdl, pensando che sono "più moderni". L’unica speranza è che l’Italia dei corrotti si distrugga con le proprie mani. In una specie di orribile orgia.
La terra dei cachi, se fosse presentata oggi a Sanremo, farebbe lo stesso effetto?
No, perché non farebbe più ridere. Oggi la realtà fa così schifo che fare satira è difficile.
Per provocare, che brano proporreste?
La storia di un marito e una moglie sposati da trent’anni, che si amano e hanno figli educati. Cantare bene, suonare bene, studiare: questi, oggi, sono atti estremisti. Il vostro giornale, per esempio, viene visto come estremista perché dice che bisogna rispettare la legge. Anch’io, per fare l’estremista, insegnerò ai miei figli ad essere onesti.
Non c’è più nulla da ridere?
Quando ti raccontano una barzelletta cento volte, mica continui a divertirti. Io, almeno, sono arrivato a questo punto. Questo paese non mi fa più ridere. Ma bisogna continuare a fare resistenza.

martedì 23 febbraio 2010

IMMERSIONI

Immergersi in giornate come queste
Scomparire per un po' dalla superficie
Perdersi nel blu profondo dei ricordi
Vivere strane situazioni fuori dal tempo
Farsi cullare dalle onde nel sogno.

sabato 20 febbraio 2010

BINARI

BINARI

Coppie sole
che non si toccano, mai
parole s'incontrano
e frasi accompagnano sguardi

arrivano da lontano
proseguirano altrove
E' notte fonda in stazione
sapevano che si sarebbero trovati
la luna da lassù, dipinge
un riflesso d'argento sul freddo metallo

ecco che, come una lampara,
il binario si trasforma in ricettore
attira a sè altri binari
che piano s'accostano
o forse sono sempre stati li
silenziosi
senza cenni, chiaccherano
muti

raccontano di lunghe giornate e pesanti fatiche
il dorso duole per il carico veloce
e tutto quel rumore
a portare persone, cose, e pensieri, lontano

Breve ma intenso accostarsi
si confidano al loro vicino, loro simile
e nella dolce pausa, sperano
sognano un incrocio, un contatto

Poi quel fischio, annuncio assordante
li coglie e quasi sussultano
ritorna l'ora del peso
ritorna fatica e dorso sfiorato

C'è chi scorre ancora vicino
brevi distanze, spazio che illude
un'altra stazione, un 'altra luna
ancora sognare l'incrocio, con l'amato vicino
Così sop-portano lo scorrere
ma non capiscono il loro destino

Una retta, unica retta
bidirezione, non concede dubbi
senza incroci, senza contatto
ora capiscono. Piangono

E sognano un gesto
una mano che tira la leva di scambio
un vagone che sbanda e rovescia
una bomba assassina
o la terra che trema
dissesti

dissesti
binari che saltano e volano liberi
musica di morte, aimè, altrui
soave melodia di contatto
unione sperata con l'amato vicino
amore, breve, ma amore

la penna notturna è treno
che porta frasi e parole
e fiabe, deluse, ma vere
soggetto il binario
da solo, o di coppia
ma binario è uno
e corre diritto, veloce
e fa correre, ovunque, su sè.

giovedì 18 febbraio 2010

SAREBBERO SETTANTA

"..filo filo del mio cuore che dagli occhi porti al mare
c'è una lacrima nascosta che nessuno mi sa disegnare... "

UN OMAGGIO

V5 : SPIAGGE/1

5 anni di spiagge. 2004-2009.
10 misere fotografie. Non è una sintesi, ma una scelta.
Ho fatto vacanze bellissime, a volte all'interno di viaggi.
Con persone bellissime.
Pamela, Lele, Silvia, Enzo, Erica, Sot, Marta, Debby, Pau, Dade, i miei genitori, Iuzzo, Bedo, e tutte le persone che ho trovato durante.

Credo che una spiaggia sia un confine ove rifocillarsi e riposarsi, prima di, o dopo un lungo viaggio.

Con profonda nostalgia, e onore, condivido.
E posto pure una foto omaggio, una +1, un tramonto, il più perfetto.

Buona visione

lampedusa | spiaggia conigli | 2004

lampedusa | cala lunga | 2004

croazia | medulino-premantura | 2006

calabria| mandatoriccio-ionio | 2006/7

grecia| elafonissos | 2007


grecia| mani | 2007

corsica | nonza | 2008

corsica | Roccapina | 2008

bocche di bonifacio | lavezzi | 2008

sardegna | abba urci | 2006/9

lampedusa | tramonto | 2004

martedì 16 febbraio 2010

IL PESO DELLA FARFALLA

Su consiglio della Silvietta, una breve lettura, tanto bella quanto densa.
Da leggere assolutamente in un sol colpo, un paio d'ore sono sufficienti.

"Era un giorno perfetto, di nitido confine tra un tempo scaduto e uno sconosciuto"
Erri de Luca

buona lettura
n.

domenica 14 febbraio 2010

NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

Ma, solo Alice può andare nel paese delle meraviglie ?
Ma, stava davvero dormendo Alice quando sognava questa storia ?
Ma, a Lewis Carrol, da dove è uscita questa genialata ?
Io una soluzione ce l'avrei, sopratutto per chi non crede ai sogni , alle storie e alla meraviglie: "VIA LA TESTA !!!!"

"...Non serve a nulla bussare-osservò il domestico- e ciò per due ragioni: prima di tutto io sono al di fuori della porta, come lei; in secondo luogo, dentro stanno facendo un tal baccano che non possono assolutamente sentire.
E davvero veniva un gran rumore dall'interno della casa, un continuo strillare e starnutire e di tanto in tanto un fracasso come di un piatto o di una pentola di coccio che andasse in pezzi.
Prego, allora-disse Alice-come devo far per entrare ?
Potrebbe esserci un senso nel suo bussare-continuò il domestico senza badarle-se tra di noi ci fosse la porta..."


lunedì 8 febbraio 2010

V4 : VIENNA

Agosto (tosto) 2006.
Io ed Erica.
Vienna, in treno, in metrò, a piedi.
Un viaggio che è stato coda di un percorso studiato, e preparato architettonicamente.
Un viaggio dopo una vacanza, con la pelle abbronzata e il sale ancora sulla pelle.

Vienna
Il suono dei freni della metrò sui binari, metrò e freni, mètro delle grandi stazioni viennesi.
Il sapore di una wiener schnitzel gigante, scovata per caso tra le viuzze.
Il profumo di spezie orientali, al mercato internazionale vicino l'hotel, sapore di capitale multirazziale.
Il tatto sulle ceramiche dei rivestimenti degli edifici di Wagner, freddi tappeti dai colori più diversi.
La vista un arcobaleno, sulla strada del ritorno, dal finestrino, che riportava il colore ad una settimana d'agosto forse troppo grigia.











sabato 6 febbraio 2010

venerdì 5 febbraio 2010

NON C'E' NIENTE DA CAPIRE

Giorni confusi, dubbiosi.
Progetti che si chiudono, speranze che sfumano.
Si cercano motivi, non si trovano sorrisi.
Forse, non c'è niente da capire.

"Seduto o non seduto, faccio sempre la mia parte,
con l'anima in riserva e il cuore che non parte."

F. De Gregori

mercoledì 3 febbraio 2010

ORARIO DI CHIUSURA

buonanotte a tutti i sognatori
è tempo di chiusure
it's closing time.