mercoledì 14 ottobre 2009

PIOVE UNA BUONANOTTE

Trovarsi a scrivere a tarda notte, e non solo a parlare, è un'esperienza nuova. E come ogni novità non si è ne abili e ne smaliziati, come diceva Travaglio all'inizio del video postato da Marco. Però ci sente sovrastati da idee e cose da dire. Ora il dilemma é: cosa scegliere tra i tanti argomenti ? Quale imput preferire ?
Mah, penso che le strade siano due: o organizzare una struttura precisa, coerente, che segue temi ed argomenti, più o meno approfonditi, oppure seguire segnali a caso, rincorrere illusioni di oasi, inseguire brezze di vento aperte da post altrui, surfare sulla marea di vita che ci attornia.
Preferisco di gran lunga la seconda, e quindi mi aggancio goffamente al tema del piovere del post precedente, ma salto dal tema d'informazione a quello della poesia, e vi dedico questi versi come buonanotte...

Sotto la pioggia
Sotto la pioggia camminava la primavera
con i suoi piedi esili e lunghi sull'asfalto di Mosca
chiusa tra gli pneumatici i motori le stoffe le pelli
il mio cardiogramma era pessimo quel giorno
quel che si attende verrà in un'ora inattesa
verrà tutto da solo
senza condurre con sè¨
coloro che già partirono
suonavano il primo concerto di Ciajkowskij sotto la pioggia
salirai le scale senza di me
un garofano sta all'ultimo piano della casa al balcone
sotto la pioggia camminava la primavera
con i suoi piedi esili e lunghi sull'asfalto di Mosca
ti sei seduta di fronte a me non mi vedi
sorridi a una tristezza che fuma lontano
la primavera ti porta via da me ti conduce altrove
e un giorno non tornerai più, ti perderai nella pioggia.

Nazim Hikmet, 1962

2 commenti:

  1. cito e sottolineo
    "quel che si attende verrà in un'ora inattesa
    verrà tutto da solo
    senza condurre con sè
    coloro che già partirono"

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  2. ..

    "ti sei seduta di fronte a me non mi vedi
    sorridi a una tristezza che fuma lontano"

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