mercoledì 16 dicembre 2009

LA BELLEZZA: PROLOGO

Qualche giorno di pausa dopo il viaggio sulle orme dell'architetto Zumthor tra germania e Svizzera. Fatico sempre ad esprirmi quando la vita, le esperienze giocano ai vasi comunicanti con i miei sentimenti e le mie emozioni. Di quà, di là, triste, felice, sognatore, nostalgico, schifato, solare, di là, di quà, di quà, di là.
E poi c'è il Natale, le grandi corse per finire tutti i lavori e sbrigare tutte le faccende come se il mondo finisse alle 19 del pomeriggio del 24 dicembre.
Spesso in questo periodo si confonde la bellezza vera, con quella dell'immagine, del consumismo, dei valori indottrinati, delle buone azioni fatte per poter essere appese nell'albero di Natale.
E allora mi impegno in questi giorni convulsi a darvi qualche imput sull'importanza della bellezza, quella vera, quella semplice, quella maledettamente difficle da raggiungere, quella ruvida, quella a volte sconfortevole, quella disarmante, che ti inchioda le gambe ed il cuore alla vista di due occhi che passano rapidi, ti incrociano, si voltano, e non rivedrai mai più.
Buonanotte, buona bellezza.

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