sabato 20 febbraio 2010

BINARI

BINARI

Coppie sole
che non si toccano, mai
parole s'incontrano
e frasi accompagnano sguardi

arrivano da lontano
proseguirano altrove
E' notte fonda in stazione
sapevano che si sarebbero trovati
la luna da lassù, dipinge
un riflesso d'argento sul freddo metallo

ecco che, come una lampara,
il binario si trasforma in ricettore
attira a sè altri binari
che piano s'accostano
o forse sono sempre stati li
silenziosi
senza cenni, chiaccherano
muti

raccontano di lunghe giornate e pesanti fatiche
il dorso duole per il carico veloce
e tutto quel rumore
a portare persone, cose, e pensieri, lontano

Breve ma intenso accostarsi
si confidano al loro vicino, loro simile
e nella dolce pausa, sperano
sognano un incrocio, un contatto

Poi quel fischio, annuncio assordante
li coglie e quasi sussultano
ritorna l'ora del peso
ritorna fatica e dorso sfiorato

C'è chi scorre ancora vicino
brevi distanze, spazio che illude
un'altra stazione, un 'altra luna
ancora sognare l'incrocio, con l'amato vicino
Così sop-portano lo scorrere
ma non capiscono il loro destino

Una retta, unica retta
bidirezione, non concede dubbi
senza incroci, senza contatto
ora capiscono. Piangono

E sognano un gesto
una mano che tira la leva di scambio
un vagone che sbanda e rovescia
una bomba assassina
o la terra che trema
dissesti

dissesti
binari che saltano e volano liberi
musica di morte, aimè, altrui
soave melodia di contatto
unione sperata con l'amato vicino
amore, breve, ma amore

la penna notturna è treno
che porta frasi e parole
e fiabe, deluse, ma vere
soggetto il binario
da solo, o di coppia
ma binario è uno
e corre diritto, veloce
e fa correre, ovunque, su sè.

Nessun commento:

Posta un commento