mercoledì 22 febbraio 2012

MERCOLEDi'

Le lacrime non macchiano i vestiti. La terra si.
Quella goccia di vita che cade sulla camicia o sul maglione di lana lascia appena un alone, invisibile a volte anche al più attento sguardo di madre.
Il fango marrone si vede a decine di metri; la nonna ti sgrida con lo sguardo buono, la maestra severa ti gela senza urlare, la moglie indica con l'indice la strada per il rubinetto del lavatoio, la madre pulisce ed inveisce, a suo modo.
Esistono anche lacrime di grappa e terre di merda. Cambiano i contenuti, con il medesimo risultato, ma la storia è altra. Ciò che non è altro è ciò che il mondo nota. Il  mondo nota il marrone e crede sia sporco; il mondo non nota l'alone e crede sia pulito. Capite l'abisso ? Capite l'assurdo ?
Un giorno vi racconterò una storia; chi non ha già capito capirà, chi ha già capito gioirà del sogno che essa porterà con sè.
Bisognerebbe sporcarsi la blusa con fango diafano, e piangere lacrime di terra.
Sarebbe tutt'altra storia, quest' esistenza.


4 commenti:

  1. Ci sporchiamo di Primavera?

    Mima

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  2. che dire?? ...per fortuna che c'è Qualcuno che non può riposare! grande Nicola, e grazie.

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