martedì 21 settembre 2010

SONO ESAUSTO.

Sopra il mio tavolo-scrivania-scrittoio sono adagiati casualmente: un paio d'occhiali da riposo, un pennarello blu, due book di viaggio, un'agenda, una guida della svezia, una macchina fotografica, un mouse che non sto usando, un tappetino per mouse, un bicchiere maledettamente già vuoto, un caricabatteria da pc, un hardisk esterno, un cucchiaino da zucchero (ancora dal caffè di stamattina), un cellulare, una brochure dii hammarbysjostad, una custodia per macchina fotografica, un foglio appuntato con lunghissimo elenco di cose da fare, una memory card, un secondo bicchiere con un residuo d'acqua, un mazzo di chiavi d'auto, due bottigliette 0.33 vuote di birra pedavena, due fogli con appunti per un book, una borsa di tela rigonfia di carte e depliant, due pacchi di fotografie a colori delle ferie in sardegna, una fattura da pagare della Edison, un libretto sulla biblioteca municipale di Asplund a stoccolma, una matita 'ovvio' senza punta, un metro da cantiere in legno.
Ora voi provate a trovare il filo conduttore tra tutti questi oggetti: non sarà difficile trovarne o inventarne uno, ma il risultato magari non sarà ne realtà ne verità e magari verrà classificato come sogno o racconto o finzione.
Una realtà invece sotto c'è, e pure una verità: lavori diurni, lavori notturni, book, pratiche, appunti, appuntamenti, orari a volte flessibilissimi a volte ferrei, desiderio di ritagliare momenti, caffè doppi e lunghi per svegliarsi, birre che dissetano fatiche sportive, acquisti della domenica pomeriggio, ristrutturazioni d'appartementi che richiedono scelte carte documenti schei ragione, vista che t'abbandona, computer non spento da giorni a cui è concesso solo il lusso dello stand-by, viaggi alle porte, fotografie di momenti in purezza e sintonia tra le pietre feltrinesi, auto che riposano in corte, archivi pronti all'uso, ricordi di una estate, scelte, fretta, ansia, ritmo, futuro?, stanchezza.
Stanchezza da moltitudine. Stanchezza da troppo. Stanchezza da scadenze. Stanchezza.
Sono esausto, in soli venti giorni ho completamente perso quel ritmo quei valori quella salute quegli obiettivi quella serentità che avevo riguadagnato dalla vita dopo un mese di sardegna.
E tutto questo comporta pure rinuncia ad un aperitivo con un amico, ad un libro aperto sul comodino, all'ascolto di un disco tutto filato, ad una cena con di fronte un paio d'occhi verdi, ad una bottiglia bevuta con calma, ad una poesia lasciata fluire e scorrere tra testa dita e penna, ad una chiaccherata serena con un compagno, ad una scelta ragionata con calma, al piacere di ricordare. Ad. Al. A.
Sono esausto, e chiedo perdono a tutti coloro che magari mi leggono distrattamente sperando di capirci qualcosa di più sul cappe che torna dalle vacanze e non si fa più sentire, sul cappe che snobba un invito, sul cappe che ritarda o rimanda un appuntamento, sul cappe che si dimentica di quella cosa importantissima per te, sul cappe che si addormenta nel divano di una amico che non vede da giorni, sul cappe che non urla e non regala adrenalina e sorrisi nel parquet, sul cappe che glissa, scappa, si nasconde, tace, scompare, si dilegua, schiva, illude, chiude, siede. Sempre con quel cervello altrove.
Sono esausto e chiedo perdono, una volta sola, senza la pretesa che capiate tutto e senza dovermi giustificare con tutti sui perchè. E pure senza coerenza, perchè ad un certo punto chi cazzo se ne frega della coerenza.
Sono esausto, e scrivo. Scrivo DA esausto. E stasera scrivo per me sopratutto, non me ne vogliate. Scrivo per togliere un pò di tutta questa stanchezza che mi sta solidamente addosso. Appiccicata. Scrivo perchè così mi alleggerisco un poco, e domattina riuscirò ad alzarmi e ripartire.
Sempre che non mi prenda la notte, ed il sogno.
Sono esausto.

4 commenti:

  1. Come in tutte le cose, è necessario vederla dal lato positivo.
    Se sei stanco è perchè sei un ragazzo/uomo che ha successo in quello che fa, altrimenti te ne staresti a casa a rincoglionirti tutto il giorno senza niente da fare, come molti altri.
    Non ti preoccupare capitano, la tua stanchezza è un investimento per un futuro migliore e più sereno.

    A stasera, carico come non mai.

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  2. ogni volta che ti leggo, trovo qualcosa di mio..grazie ancora.. per come sei.in bocca al lupo nicola

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  3. Ringrazio della stima, dell'appoggio e dell'appartenenza. Simpatico questo lettore chiamato "Anonimo", vedo che mi segue molto, e che assume di volta in volta maschere e sesso diverso. Ringrazio sia che tu sia uno o una, sia che voi siate tanti o tante.

    E all'ultimo anonimo dedico due righe e una canzone di guccini.

    "..Poi un giorno in un libro o in un bar si farà tutto chiaro,
    capirai che altra gente si è fatta le stesse domande,
    che non c'è solo il dolce ad attenderti, ma molto d'amaro.."

    http://www.youtube.com/watch?v=yVC9GM4QWqE

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