lunedì 11 ottobre 2010

ADDIO SL\1 _ SALUTO TAVOLO


Iniziano i Saluti e gli Addi a Santa Lucia. La lascio dopo 4 lunghissimi ma brevissimi anni.
Mancano 21 giorni , non a caso, e per primo omaggerò e saluterò e ricorderò Tavolo.
Sarà il primo ad esser salutato e il primo a lasciare casa, domattina, alle prime luci del giorno.
Tavolo è stato in tutto e per tutto il mio bastone di questi 4 anni. A lui mi sono appoggiato nei più svariati momenti, per mangiare o per lavorare, per scrivere o fare il pane, per giocare le carte o fare l'amore, per scaricare una borsa di spesa od offrire un aperitivo, per ascoltare un amico o farmi ascoltare da un amico, per tagliare un pezzo di plastico per la tesi o battere un pugno pesante di rabbia, per piangere una lacrima o versarmi l'ultimo bicchiere di vino dal bottiglione, e sgolarlo con sete.
Tavolo è stato la mia donna silenziosa, l'amico fidato, il familiare disponibile. Tavolo è materia che sorregge, lui che è sorretto da poco, una gamba leggera e tre viti sul muro, esile. Esile come il bastone di un vecchio pastore di montagna, saggio, schivo. Ma presente. Bastone.
Tavolo mi conosce, ha visto penso qualsiasi mia faccia, qualsiasi mio sorriso, qualsiasi mia lacrima. Più di Muro, più di Letto o Divano, più di Cucina, Tavolo mi ha toccato, ha stabilito quel rapporto di tatto che difficilmente si ha con altre parti di Casa. Ed è per quello che mi conosce così bene. Tavolo conosce le mie storie, vere sognate o inventate, e sarà anche per omaggiarlo che tra non molto ve ne racconterò qualcuna, di quelle storie.
Tavolo parte con me, mi anticipa giusto di qualche settimana per rifarsi il look (una bella piallata, una verniciata a poro aperto, e delle gambe nuove e adeguate al prossimo uso), e poi ci ritroveremo in nuove stanze, tra nuovi colori, profumi di nuovo, nuove storie da sorreggere e poi raccontare. Però io so che Tavolo piange silenzioso stasera, perchè si era affezionato anche lui a questa maledettissima Santa Lucia 124, e ogni addio è una sofferenza, sopratutto se sei cosa viva, e il legno si sa, vive.
L'ultima cosa che farò sopra Tavolo domattina sarà prendere un caffè bollente, ascoltando un pezzo di Battisti, dopo che oggi ne ho ridisegnato la sorte e l'aspetto , e dopo che ora ne sto scrivendo una piccola lode.
Però stasera lo lascio solo, con un bicchiere di vino scuro sopra, a Tavolo, come si faceva quando si era piccoli la sera che doveva passare la Befana o Babbo Natale, gli lascio un bicchiere di vino scuro perchè possa consolare e asciugare la sua ultima lacrima di saluto, bevendo un sorso, e addormentandosi un' ultima volta serenamente, a Santa Lucia.
Ciao, Tavolo, amico mio. A presto.

1 commento:

  1. e un brindisi al tavolo...di cui mi sento un po parte, fredda e metallica, odorante di ferro e bulloni, stridente di lime e trapani..au revoir

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