giovedì 21 ottobre 2010

LA STORIA DI PORCO \ 1

E come promesso, ecco a voi la prima storia di porco.
Scritta da Mita per il blog.
Aspettiamo ora anche le vostre storie di porco !!!



"C'era un volta...
un porco rosa confetto nato al di là del mediterraneo...
un porco che non aveva zampe da porco,
nato da mamma papera e papà porco...
un porco tutto rosa con zampe palmate...
un porco che non poteva muoversi...
un porco amico di galline, fenicotteri e libellule
ma delle sue zampe non sapeva proprio cosa farsene...
e cosi' mamma papera un giorno gli disse...
tu sei un porco speciale...ma devi trovare il modo per sfruttare le tue qualità...
e cosi' si rivolse alla sua amica gallina che con fare da capitano
infilo' gli occhiali rotti e tolse una penna dalla sua ala destra...
questo è il programma mio vecchio amico...
ti dovrai tuffare dallo scoglio di Banzat...
far roteare la coda e uno due uno due
muovere le tue zampe ridicole nell'acqua...
devi farlo con ritmo alternato come faceva gustavo,
quel deficiente di cane che ora mai non serve più a nulla...
nuota...nuota...lo scopo...trovare acque verdi e cristalline e recuperare il tesoro...
un porco in sardegna...è in serio pericolo...

porco rosa a questo punto aveva due paure...
la prima: il tuffo dallo scoglio
la seconda: essere fatto arrosto appena giunto a destinazione
..ma non aveva scelta!
capitan gallina e il suo staff stavano già costruendo per lui una carrucola
che da valle lo avrebbe portato direttamente sul cucuzzolo della montagna...
non poteva proprio ora tirarsi indietro, che figura avrebbe fatto...
e poi nella comunità era già diventato leggenda!
si sa... le voci girano e quando si parte dicendo porco si finisce per capire morto...
infatti tutti credevano che il fantasma del porco
dalle zampe palmate fosse tornato dall'al di là
per portare in salvo tutta la ciurma...
inoltre avrebbe trovato il tesoro e lo avrebbe distribuito equamente a tutto il popolo
con arco e frecce e calzamaglie verde pino.
"che immagine raccapricciante" disse topo, addetto al fissaggio di porco alla carrucola
"è meglio se sparisci...perchè io non ho nessuna intenzione di salvarti
da quelle quattro oche che ti corrono dietro
sperando di vederti di verde vestito! squit...."
e cosi' porco si ritrovo' legato come suo cugino salame a penzoloni ad almeno 200 metri di altezza...
e pensò: "mi scappa la pipì...l'ho appena fatta...perchè mi scappa la pipì...?
perchè ho la pelle come una spugnetta verde?
perchè non respiro? perchè ho freddo e adesso....
perchè sono tutto bagnato?..."
non si era fatto la pipì addosso porco...
era un signore lui...
semplicemente i prodi lo aveva lanciato in acqua...ed ora le parole di gallina erano assolutamente necesserie...
dal fondo del mare cominciò a roteare la coda...
sempre piu' forte sempre piu' veloce e si trovò catapultato come un siluro verso la luce
...ricoperto di bolle saliva, saliva, saliva... sentendo l'acqua sempre piu' leggera e finalmente....aria!...
porco adesso era in acqua...gustavo, gustavo, gustavoooo....
ok è facile è facile...uno due uno due...
porco stava facendo quello per cui era nato...finalmente stava nuotando...
ben presto avrebbe raggiunto un'altra terra...e di li a poco sarebbe rientrato a casa, vincitore!
Gli avrebbero dedicato un giorno all'anno solo per lui...
lo avrebbero trasportato per tutta la città sulla lettiga di re porco lanciandogli fiori rossi e mais...chicchi d'uva e qualche ghianda...
per ora...tanto freddo...molta fame...tanta acqua...

Lungo il tragitto acquatico porco fu molto fortunato.
incontrò gabbiano cieco e vecchio incapace di trattenere le sue prede nel becco...
ad un ritmo costante di uno ogni ora e mezza, faceva cadere fior di branzini proprio vicino al nostro amico palmato.
Diventò amico di delfino color salmone, anche lui figlio dell'amore ma non certo di nobili origini...
infatti la sua mamma proveniva da una specie di mammiferi molto in voga ai suoi tempi.
I genitori avevano riposto in lei il futuro della specie...
erano certi che avrebbero avuto nipoti spettacolari da prestare a pescatori e turisti..
ma quando mamma delfino si perse e sali' il fiume stretto, fece l'incontro della sua vita...
trota salmonata la piu' bella che avesse mai visto...sarebbe sicuramente stato il suo futuro compagno e cosi'...
all'amor non si resiste e nemmeno si comanda...nacque delfino salmone che fu subito bandito dalla comunità.
Delfino pero' aveva da subito trovato cosa fare: si divertiva a volteggiare nel mediterraneo cercando di aiutare incauti viaggiatori...
tra questi, porco che sotto la sua pinna ogni notte trovava riposo.
Un giorno incontrò medusa, un'antipatica e isterica che esordì dicendo a porco:
"non mi viene nemmeno in mente di appoggiare i miei splendidi filamenti su di te da quanto brutte sono le tue zampe!
dovresti proprio vergognarti...come fai a farti vedere scoperto e non ti metti un paio di calze...o di scarpe...qualcosa insomma...
che schifo!"
Porco pero' non si fece intimidire e seguendo gli insegnamenti di gallina continuò a nuotare...ci mise 7 giorni e 6 notti, mangio' branzini e qualche riccio venuto a galla per riscaldarsi gli aculei...
dormì felici notti tra le pinne di un delfino con il quale sapeva di avere molte cose in comune, e finalmente vide terra.
l'isola dei cavoli...sosto' per quasi un giorno intero, come una foca sulla spiaggia gialla prima di incontrare
tartaruga che gli indico' la via per "acque verdi e cristalline":
"stai attento brutto porco, dicono che ci siano delle cose strane in quel posto!..
ma un porco palmato cosa ne capisce! bha!"
Decise, nonostante questo misero incontro di lanciarsi nuovamente in acqua...
questa volta pero' fu molto facile ripartire...si accorse di essersi dimenticato di gustavo...
Costeggiò la costa dai colori dorati, vide alberi nati dall'acqua,
incontrò pesci meravigliosi, uccelli di ogni tipo...
Assaggiò acque dolci e salate insieme, annusò profumi mai sentiti...
e finalmente la vide. sotto di lui...
acqua verde e poi turchese e poi ancora verde ma piu' chiara e profumata...
una sabbia gialla e poi bianca e le sue zampe toccarono terra...
una terra soffice che lo fece sentire leggero come una piuma...
era arrivato e sicuramente il posto era quello giusto...
dopo un viaggio così complicato si aspettava almeno ci fosse un ristorante carino
dove poter azzittire la sua pancia, ma nulla...una terra colorata e silenziosa lo stava abbracciando...
cosi' porco si sedette su un tronco bianco latte, di quelli che vorresti mettere nel tuo salotto
e comincio' a pensare... -per quale motivo mi sono spostato da casa mia?...si è vero, non avevo amici a parte gallina che povera lei oramai non c'è piu' con la testa...stavo cosi' bene al calduccio fermo fermo nel mio letto...quella povera papera della mamma
mi preparava sempre la colazioni, il pranzo e la cena...ah! già il tesoro...forse devo cercare un tesoro? ma che tesoro e tesoro...poi devo anche pensare a come riportarlo indietro...oddio sono davvero in crisi...-
e cosi' mentre se ne stava seduto a rigirarsi il cervello che aveva tra le orecchie, vide passare gatto con la coda da castoro
che parlava animatamente con uccello con le zampe da cavallo...
"adesso me lo spieghi tu perchè devo essere sempre io a portare a giraffa il pranzo tutti i giorni?
mi sarà concesso anche a me un attimo di riposo?e poi devo anche preparare per la festa di stasera...insomma..."
e dalla stradina ricoperta di petali di rosa sbucò giraffa con la testa di coccodrillo che con fare al quanto sensuale
arrotolò la coda di castoro di gatto attorno alla sua dicendo: "su via gatto...te la prendi sempre...
ma sai anche che di me non potresti proprio farne a meno...smack!"
"eh no...eh no!!!!"
una voce acuta urlo' da in fondo la spiaggia...stava salendo signora elefante con il naso da mucca
"adesso proprio devi smetterla di fare la sciacquetta...ti sembra il modo di comportarsi?...
inammissibile per il decoro della città...e tu gatto smettila di fare il casca morto...e tu uccello sempre li a non fare niente di niente solo perchè sei alto e dici di non riuscire a raccogliere le bacche...muovetevi tutti!"
Elefante si giro' verso porco e gli urlò in faccia "anche tu...solo perchè sei appena arrivato non significa che non devi fare niente...
ci stanno aspettando!"
cosi' porco senza nemmeno fiatare seguì quella bizzarra compagnia...
non sapeva proprio cosa dire, ma si accorse ben presto che nessuna parola poteva uscire dalla sua gola...
di fronte a lui si aprì un mondo incredibile fatto di case rovesciate e fiori giganti
di alberi colorati e ruscelli d'oro...
Si accorse che tutti gli abitanti erano come lui...o meglio, speciali come lui...
c'era leonessa con le zampe di gallina, pappagallo con la proboscide, cammello con la testa di lupo,
cane non si capiva bene se era cane cane oppure se aveva le zampe di dromedario...
c'era cavallo con la testa di mucca, e porco con le zampe da papera...c'era...c'era...
porco con le zampe da papera?
“ma come...”sussultò porco”...un porco come me?...non ci posso credere?...io sono speciale me lo ha detto mamma papera...”
si avvicinò a colui che a tutti gli effetti sarebbe dovuto essere suo fratello...lo osservò perplesso e al quanto tubato e prese coraggio...
“salve mi chiamo porco e vengo da...da...da lontano...tu chi sei?”
porco palmato due si giro' verso porco e gli rispose...”senti bello...non me ne frega proprio niente da dove vieni tu...e non ti credere speciale solo perchè hai quelle ridicole zampe...cosa credi? Di avere qualcos....qualc...qua...” porco due sobbalzò e la sua birra cadde a terra formando una piccola pozzanghera proprio vicino alle zampe di porco...scoppio in una grassa risata seguita da un'incredibile sternuto...”oddio...ma che razza di zampe hai?”ma cosa te ne fai di un paio di zampe da papera?”...
porco rimase basito e al quanto perplesso e gli rispose un po' offeso...”con le mie zampe nuoto...perchè scusa con le tue cosa fai?...non mi sembra tu possa fare diversamente da me...”
“stai scerzando?...io tanto per comiciare non nuoto...i porci non nuotano...io con le mie zampe, cammino, corro e faccio esattamente tutto quello che c'è da fare...”
porco rimase per un attimo ad osservare porco due...
intanto aveva trovato suo fratello, o meglio un essere al mondo fatto come lui e poi aveva anche scoperto che poteva fare un sacco di cose con quelle zampe gialle...
porco due lo salutò con una pacca sulla spalla e gli disse
“porcellino rosa confetto...vieni a farti una birretta con me?...secondo me te la meriti e vedrai che dopo, tutto sarà piu' chiaro...e anche quello che cerchi ti accorgerai che non è così distante...”
passarono la notte tra balli e canti, suonate di mandolino e cibo a volontà. Ballò con volpe dalla testa d'aquila e si innamorò due volte...la prima di fenicottero-cane e la seconda di libellula-mosca...quest'ultima non fu proprio un vero amore...
la mattina dopo si risvegliò in un giaciglio morbido come quello di casa...aprì gli occhi e si ricordò tutto...
uscì dalla porta fatta di foglie che stava difronte a lui e quando la aprì si accorse che il tesoro eraproprio lì...un meraviglioso mondo fatto di esseri di tutte le specie...fatto di colori e profumi...
come faceva a portare tutto questo a gallina, gustavo, topo, papera e alle quattro oche che lo volevano in calzamaglia?
L'unico modo era nuotare...tuffarsi nel tuchese, nel verde e nel profondo blu del mediterraneo per poter avvertire tutti che un altro mondo esisteva al di là di quelle quattro mura di banzat...cosi' salutò le sue amanti, i suoi amici di bevuta e si tuffò...ma com'era ovvio e naturale per tutti coloro che lo stavano guardando, ogni girata di coda e battuta di zampa, ritornava sempre nello stesso posto di prima...
ed è per questo che ogni mattina verso le cinque e un quarto se andate a Capo Sferracavallo e appoggiate il binocolo al naso, puntate verso nord ovest, vedrete un puntino rosa confetto con a seguito una schiera di allievi che lo ascoltano...si perchè porco finalmente ha trovato come sfruttare la sua piu' grande qualità...insegna a nuotare tutti gli abitanti di quel giardino...chi a colpi di coda, chi di naso...chi muovendo ali o roteando la testa...
potreste vedere uccelli in stile libero, galline a far le rane e cavalli a dorso...
il tutto a turni di un'ora, per tre volte alla settimana dalle cinque e un quarto alle sei e quindici...per la modica cifra di un piatto di ghiande e una birretta...
affrettatevi perchè le iscrizioni stanno per chiudere.
the end!!!!! "
by mita

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