martedì 29 maggio 2012

VISTA-TATTO-UDITO-OLFATTO-GUSTO un anno dopo \ R2

"...post morte e post resurrezione, e post altre richieste più importanti, un vista-tatto-udito-olfatto "un anno dopo", magari a conclusione di tutto!..."

Non chiudo, ma ri-apro, dopo un mese di silenzio, dovuto all'Europa, ai miei impegni, a me e a lei. Imput stimolante e leggero.


VISTA
Biciclette, ovunque, biciclette. Ingorghi a semafori negli orari di punta, di biciclette. Parcheggi a due piani, di biciclette. Biciclette a 3 ruote, biciclette con portabimbi, portapacchi, impianti stereo. Negozi di biciclette nuove od usate, ogni altro incrocio. Una società diversa, ho visto una società che crede in futuro diverso, possibile, attuabile, economico, salutare, ecologico, sociale. Di cui mi piacerebbe far parte, da qui. Ho visto, biciclette.
TATTO
Vento del nord che sferza e si incunea fra, le mie poche rughe. Vento forte che perdura, non conosce sosta o limite, come il nostro maestrale. Vento di nord che tocca, tatta, guance mani labbra, sopracciglia. Vento che secca, crepa, spazza, soffia. Ho toccato, anzi, sono stato toccato, seccato, da Vento.

UDITO
Si muovono da sole, le mie spalle, a mossette. Boney M sa muovermi, passa dalle mie orecchie e scuote dentro. Prima il sistema uditivo, poi l'intestino, i ricordi, i muscoli. Ho udito, godendo e gioendo, Rasputin. Salto, ascolto, sorrido, tendo l'orecchio.

OLFATTO
La mia casa pulita, pulita da mia madre. Il profumo, forse odore, sicuramente estraneo al nostro olfatto, di un dopo. Passa una mano di madre, e toglie. Pulisce forse, forse rovina. Destabilizza l'olfatto. Albergo, ho sentito profumo, puzza, d'albergo.

GUSTO
Semplicità, intensità. Pane al nero di seppia, fatto in casa con mani e polpastrelli, senza forze meccaniche o elettriche. Sugo al pomodoro appena stufato, materia prima dell'orto, olio buono, spezie selezionate. Desiderio d'estate. Ho gustato un desiderio.
 
Rip.
Sentite, facciamo un gioco, da oggi al giorno prima dell'epilogo.
Passiamo alle domande finali, alle richieste, come a fine lezione, un momento di partecipazione.
Chiedetemi qualcosa. Un pensiero, una storia, una canzone, un argomento, un punto di vista.
Mi piacerebbe parlare di qualcosa che stia a cuore a voi, prima di salutarvi.
Ci conto.

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