domenica 8 maggio 2011

SALVEZZA CUORE ISOLA

Oggi mi son ritrovato dopo dieci giorni buoni di silenzio, a preparare la borsa di basket da riconsegnare alla società. In casa pelava una corrente d'aria, suonavano i C.S.I. alle casse dello stereo e la luce delle cinque ammaliava come sempre. Il sapore di quel momento era dolceamaro, mischiava soddisfazione a stanchezza, gioia contenuta a tristezza d'epilogo.
In settimana siamo riusciti a conquistare la salvezza e quindi la permanenza al campionato Promozione; non era proprio l'obiettivo prefissato ad inizio anno, quando le speranze erano più sostanziose, ma in 8 mesi accadono tante cose, e penso sia normale spostare la mira.
Mi piace innanzitutto pensare che siamo arrivati alla fine di un percorso abbastanza intatti, stanchi, qualcuno deluso, scarichi d'energie mentali, ma abbiamo tagliato il traguardo. Come una vecchia macchina di rally che durante la gara ha sbattuto più volte contro il guardrail, si è pure ribaltata, ma tutta ammacata è riuscita a passare l'arrivo pure prima di altre.
Sono soddisfatto perchè anche quest'anno ho imparato qualcosa di nuovo, ho conosciuto persone che stimerò, ho evitato di ingrassare di 10 kg, ho lasciato la pelle delle ginocchia in più di qualche palestra, ho sorriso, sofferto, sopportato, a volte trainato.
Sono stanco perchè praticare dello sport in modo semi-serio richiede impegno e costanza, ed è difficile coordinare i vari impegni di lavoro, la salute a volte non al massimo, i viaggi, il riposo, con tutto questo. Sono stanco purtroppo anche di avere a che fare con la poca umiltà di alcune situazioni o persone, sono stanco di dover spesso rinunciare ad idee e modi di essere miei per poter tener l'equilibrio di gruppo in certe situazioni, sono stanco di sacrificarmi quando altri non si sacrificano. Forse mi illudo di credere ancora che uno sport di squadra sia appunto uno sport di SQUADRA.
Gioisco perchè il campo e lo sport mi hanno insegnato ancora una volta che nessun risultato è scontato, e qualsiasi cosa si deve guadagnare e sudare sul campo, sui muscoli, sulla pelle, sulla palla, su OGNI palla; gioisco perchè una salvezza conquistata faticando forse troppo rispetto alle nostre qualità tecniche, continuerà ad insegnarci qualcosa anche nel futuro, a livello sportivo ed umano. Invece una aspettata eliminazione ad un qualasiasi turno di playoff sono certo che ci avrebbe donato molto meno.
Gioisco perchè sento che dopo un anno personale difficile e in sordina, ho potuto dare qualcosa di importante in campo sopratutto nelle ultime 4 gare che ho giocato, tutte vinte, battagliando sempre e non tirando indietro mai neanche un pelo, senza parlare o protestare, con il sorriso sulle labbra e le vene pronte ad esplodere all'ennesimo tuffo, accettando errori e limiti, e cercando di mettere sempre il fuoco che mancava e serviva.
Sono triste perchè per arrivare alla fine di quest'anno abbiamo dovuto sacrificare un allenatore, e la colpa principalmente era nostra, sono triste perchè abbiamo perso per strada qualche compagno che reputavo diverso, sono triste perchè mi aspettavo un inizio stagione differente e sono convinto che se alcune scelte fossero state diverse ora scriverei altre parole, sono triste perchè ad oggi vedo un futuro difficile per una società e dei compagni, amici, che stimo.
Sono triste perchè sò già che mi mancherà quella maledetta palla a spicchi, l'anno prossimo, e anche il parquet blu del palazzetto Isola, il ferro, la retina, gli omini vestiti di grigio, le urla del coach, i discorsoni del presidente, la borsa da preparare in pochi secondi dopo lavoro, le gran birrette a fine allenamento, la doccia tutti assieme, lo shampoo a scrocco, le mie ciabattine gialle, il cuore in tachicardia e l'intestino ko nei momenti cruciali dell'anno, sensazioni che solo un'innamoramento o un esame difficile ti possono regalare.
Sono triste per tutto ciò ma vogli riposarmi almeno un anno, riprender fiato, lasciare che si sistemino altre cose della mia vita, ricaricare le batterie, riflettere, attendere.
So che mi capiranno tutti, almeno lo spero.
Ringrazio Paul, Mattia e sua sorella, Pier, Tonno, Zara, Omar, Asso, Pasta, Rode, Balax, Cec, Dade, Gneo, Giò, Bibo e il principe Masiello.
Ringrazio, un poco meno, ma ringrazio, Renzo, Mama, Davide, Matteo, gli sponsor e il Comune di Isola.
Ringrazio un poco di più Ales, Alex, Cason, Mitch e Robi.

1,2,4 ... SE O SA' TO MAMA !
Sempre e solo, CUORE ISOLA
Il Capitano saluta...
ARRIVEDERCI

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